Questa settimana sono stato ospite di due trasmissioni radiofoniche nel corso del quale si è dibattuto di questioni di grande attualità. Lunedì ho partecipato a Nove in Punto su Radio 24, la trasmissione condotta da Simone Spetia, per parlare di liberalizzazioni. Più precisamente, si è discusso del caso Uber, la società di Noleggio Con Conducente (NCC) che, grazie ad una App per smartphones, consente di avere a disposizione una vettura in poco tempo e a prezzi competitivi con i taxi. A seguito delle proteste dei taxi e dei servizi di NCC che, evidentemente, temevano di vedere erosa la propria clientela, il sindaco di Milano, Pisapia, ha preannunciato un’ordinanza che limiterà l’operatività della Uber. Su questo caso emblematico nelle scorse settimane era giunta la prima pagella di Italia Aperta, la think tank del cui comitato direttivo faccio parte. Il giudizio ovviamente era “pessimo” perché di tratta di un provvedimento che restringe la concorrenza. In un momento in cui dobbiamo favorire la crescita e la ricerca di posti di lavoro non c’è proprio spazio per simili provvedimenti. Tutti sono pronti ad invocare la concorrenza quando torna a proprio favore, ma si oppongono alle liberalizzazioni che possono pregiudicarne le rendite di posizione. Gli stessi sevizi di NCC, ad esempio, hanno condotto una giusta battaglia contro le restrizioni normative che li svantaggiano rispetto ai taxisti, ma ora si sono alleati per opporsi a questo nuovo comune “nemico”. È questo il problema del nostro paese che non consente di far decollare le liberalizzazioni: ogni categoria (farmacisti, notai, avvocati, ecc.) vede con favore le riforme che toccano gli altri servizi, ma ritiene che i propri diritti quesiti siano intangibili. E così nulla si muove … Per chi vuole ascoltare il programma, ecco il link.
Martedì, invece, ero ospite di Radio Anch’Io, la trasmissione su Rai Radio 1 condotta da Ruggero Po. Si è parlato prima di IMU e poi, nella parte alla quale ho partecipato, di privatizzazioni. Gli altri ospiti erano il Prof. Quadrio Curzio, il Prof. Barucci e il Consigliere lombardo Garavaglia. Il tema delle privatizzazioni è ritornato di attualità negli ultimi giorni dopo alcuni timidi accenni al riguardo da parte del Ministro Saccomanni. Il problema è che se ne parla in astratto e ideologicamente, anziché occuparsi delle modalità tecniche per realizzarle. È la solita politica degli annunci a cui spesso non fanno seguito dei provvedimenti concreti. A mio avviso, invece, occorre pianificare bene prima, assicurandosi di avere il necessario consenso politico per procedere fino in fondo e solo dopo se ne potrà parlare. Parlarne invano crea aspettative che, se disattese, pregiudicano ulteriormente la nostra credibilità internazionale. Abbiamo anche discusso di altri temi di attualità come la spending review (sempre più necessaria, ma ahimè ancora assente dai tavoli del governo), delle prospettive di ripresa in autunno e degli investimenti esteri in Italia (tutti li invocano, ma quando una società italiana viene acquisita dall’estero, ci si strappa le vesti per la perdita dell’italianità). Per chi vuole ascoltare il programma, ecco il link.