A un certo punto della vita si percepiscono delle “urgenze”. Nella mia ho avuto l’opportunità di fare incontri che mi hanno insegnato molto e di occuparmi di argomenti complessi che hanno sfidato le mie capacità.
Credo che questo patrimonio di conoscenze e di esperienze – e soprattutto la capacità di costruire, portando a compimento i progetti su cui lavoro (quella che in inglese è definita “effective execution”) – debba essere utilizzato non solo al servizio delle persone che si rivolgono a me come avvocato o dei miei studenti, ma più in generale della comunità, del pubblico, del paese in cui vivo.
Nei paesi anglosassoni chiamano questa attitudine “to give back”: restituire alla collettività ciò che si è ricevuto dalla vita. Come uomo e come cittadino, sento il bisogno di offrire un contributo esperto per costruire un’Italia meritocratica, civile, vitale, orgogliosa di se stessa. È questa la mia “urgenza”. Bisogna crederci, perché la meritocrazia e la certezza del diritto servono al paese, e a tutti.